E così è andato anche l'ennesimo viaggio...rimanere lucida adesso nn è facile , i pensieri si accavallano, le emozioni si mischiano, le sensazioni diventano vive e diventano cose e persone che parlano, che si muovono, attori vivi di un film, con la loro storia.
Ho fatto due passi in centro stamane, la mia città sembra betlemme qualche anno fa, adesso nn so come sia, negozi chiusi, pochi passanti e volti tristi...gli unici sorridenti sono i ragazzi di colore, loro si ricordano bene cosa vuol dire soffrire la fame e nn il caldo.
Qualche "vip" si incontra nell ultimo bar di grido rimasto e parlano dei tempi che furono, di quando avevano la barca e per ferragosto eravamo tutti al forte dei marmi alla capannina, che fa sempre snob...come se parlarne tutti i giorni, ripetendo in modo demenziale le stesse odiose parole cambiasse qualcosa...le parole nn restituiscono i ricordi, i ricordi si portano nel cuore e se ne parla poco.
Quando riparto mi sento sempre nello stesso modo e mi chiedo perché sono vissuta li, perché ho fatto cose che nn mi sono mai appartenute, mi chiedo perché nn sento nessuna tristezza se penso ai miei vicini, ai miei amici, ai miei parenti...nessuna tristezza, nessuna malinconia, nessun rimpianto di qualcosa di incompiuto. Le mie solitudini nn appartengono a nessuno. Una volta dicevo sempre che avevo bisogno di tempo, adesso nn ne ho più bisogno, ho trovato dentro di me il tempo che mancava..perché nn era il tempo ma lo spazio, poco spazio per vivere, poco spazio per guardare un albero, poco spazio per ascoltare i rumori.
Viaggio e mi sento sospesa.
